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ROLAND DYENS

Pittura a sei corde


La figura di Roland Dyens

1.1 BREVE BIOGRAFIA

Roland Dyens nasce il 19 ottobre 1955 in Tunisia. A nove anni decide di intraprendere lo studio della chitarra con il maestro Robert Maison (?) e a distanza di quattro anni prosegue il suo percorso con l’illustre chitarrista spagnolo Alberto Ponce (1935), sotto la guida del quale consegue nel 1976 la Licence de Concert de l’Ecole Normale de Musique de Paris.


Nello stesso anno ottiene anche il Primo Premio di Armonia, Analisi e Contrappunto dopo essersi perfezionato con il compositore e direttore d’orchestra Désiré Dondeyne (1921).


Nel 1980 ottiene la laurea presso la Yehudi Menuhin Fondation mentre nel 1988 viene inserito nella classifica della rivista francese Guitarist tra i 100 migliori chitarristi viventi di tutti i generi.


Fra i traguardi più significativi raggiunti nel suo percorso di affermazione si possono citare il Premio Speciale del Concorso Internazionale "Città di Alessandria" (anno sconosciuto in base alle fonti attualmente disponibili) ed il




di Marco Corsi


Grand Prix du Disque de l’Académie Charles-Cros (1987), entrambi ottenuti con opere dedicate al compositore brasiliano Heitor Villa-Lobos (1887-1959).


Nel 1997 avvia un corso di interpretazione, arrangiamento, armonizzazione e improvvisazione classica alla scuola parigina ad indirizzo jazz e rock l’Ecole.

Dal 2000 assume il ruolo di Professore di chitarra al Conservatorio Nazionale Superiore di Musica di Parigi.


Nel settembre 2006 riceve l’importante premio "Chitarra d’Oro", conferitogli dalla Presidenza del Concorso Internazionale "Città di Alessandria" e nel 2007 viene incaricato di scrivere il pezzo d’obbligo (“Anyway”) per il prestigioso concorso Guitar Fondation of America. Sempre nel 2007 il quotidiano canadese Winnipeg Free Press gli attribuisce cinque stelle per il recital tenuto il 6 ottobre a Winnipeg.


Il 27 luglio 2008 in Italia riceve il “Premio per la Composizione” al 2° Festival Internazionale di Chitarra “Città di Fiuggi” e nello stesso hanno viene scelto per scrivere un brano (“Soleils Levants”)  per  la commemorazione del 20° anniversario della Guitar Ensemble Association of Japan.


Il 21 gennaio del 2010 viene invitato come unico rappresentante della chitarra classica a suonare per il centenario della nascita del famoso chitarrista Django Reinhardt in un tributo tenuto da 100 chitarristi al Théâtre du Châtelet di Parigi.


Il 12 luglio 2011 riceve cinque stelle per la sua esibizione all’interno del Festival Internazionale della Chitarra di Cordoba.


Muore a Parigi il 29 ottobre del 2016.
































1.2 IL CHITARRISTA-COMPOSITORE

La figura del chitarrista-compositore è sempre stata predominante rispetto a quella del solo esecutore. Basti pensare, tra i tanti, a Fernando Sor (1778-1829), Mauro Giuliani (1781-1829) o Ferdinando Carulli (1770-1841) per l’Ottocento; a Francisco Tárrega (1852-1909), Emilio Pujol (1886-1980) o Miguel Llobet (1878-1938) per il Novecento.


Con Andrés Segovia (1893-1987) invece, personaggio chiave nella storia della chitarra, questa linea pare interrompersi. Salvo poche brevi pagine di produzione originale, Segovia ha incentrato infatti la sua carriera prevalentemente in ambito interpretativo; ed è proprio da


















Andrés Segovia (1893-1987)


lui che sembra partire quel filone di artisti di rilievo che domineranno la scena chitarristica mondiale, ma che limiteranno la loro attività alla sola esecuzione; nomi come Alirio Diaz (1923), Narciso Yepes (1927-1997),  Julian Bream (1933), John Williams (1941), Pepe Romero (1944), Manuel Barrueco (1952), David Russell (1953) o Eliot Fisk (1954).