
Grande successo per la 7ª edizione dell'Autunno Chitarristico
al Conservatorio “N. Sala” di Benevento
Con l'applaudito concerto Omaggio a Mario Castelnuovo-Tedesco, tenutosi la sera del 27 ottobre nell'Auditorium di San Bernardino a Benevento, gremito in tutti i suoi posti disponibili da un calorosissimo pubblico, si è chiusa la 7ª edizione dell'Autunno Chitarristico, organizzato dal Conservatorio “Nicola Sala” del capoluogo Sannita.
La manifestazione ideata e coordinata artisticamente da Piero Viti, docente titolare di chitarra nell'istituto di alta formazione musicale beneventano, guidato dal direttore Giuseppe Ilario e dalla Presidente Caterina Meglio, ha proposto in quattro giorni di programmazione, dal 24 al 27 ottobre, secondo una formula collaudata, una serie di eventi, comprendenti master class, conferenze, concerti, una mostra di liuteria, tutti ospitati nel prestigioso Complesso di San Vittorino e in parte nelle sale del Conservatorio “Nicola Sala” di Benevento.
Hanno preso parte alla manifestazione numerosi ospiti d'eccezione, tra cui docenti e concertisti di fama internazionale, che nei quattro giorni di programmazione hanno monopolizzato l'attenzione di studenti, professionisti e semplici appassionati delle sei corde accorsi da tutta la Campania e da varie altre regioni. Il festival ha avuto, inoltre, come 'Media partner' il Web Magazine “dotGuitar” che ne ha seguito tutti i momenti.
Ad aprire l'Autunno Chitarristico, è stata la giornata di mercoledì 24 Ottobre, con la master class sulla Musica da Camera per Chitarra, tenuta da Mario Fragnito, Paolo Lambiase e Piero Viti, tutti e tre docenti del Conservatorio Nicola Sala di Benevento.
Nel tardo pomeriggio, il primo concerto della rassegna, tenuto, dopo i saluti di rito di apertura del direttore del Conservatorio M° Giuseppe Ilario, nella suggestiva Sala Bonazzi del Conservatorio dall'altro docente di chitarra dell'istituzione sannita, Fabio Fasano, esibitosi in duo con il flautista Luca Verzulli in un programma vario e coinvolgente comprendente, tra l'altro, il Gran Duo Concertant Op. 85 di Giuliani e la Suite Buenos Aires di Diego Maximo Pujol. In apertura del concerto, lo Spazio Giovani, momento della rassegna dedicato agli allievi di chitarra particolarmente distintisi.
Ad esibirsi con successo nel primo appuntamento è stato Francesco Di Iorio, talentuoso giovane allievo, distintosi già in numerose competizioni, formatosi nel Conservatorio “Sala” di Benevento sotto la guida di Ugo Di Giovanni ed attualmente allievo del Conservatorio di Salerno sempre nella classe di Ugo Di Giovanni.
La manifestazione è proseguita il successivo 25 ottobre, con le Master Class di Christian Saggese, Fabio Fasano e Marco Battaglia, specialista della chitarra ottocentesca. Nel pomeriggio è stata la volta di un altro appuntamento di rilievo, il Convegno di Studi dedicato a Ferdinando Carulli, giunto alla sua settima edizione.
La giornata di studi dedicata al celebre maestro napoletano della chitarra ottocentesca, evento unico a livello internazionale, ha presentato gli ultimi risultati delle ricerche svolte da Piero Viti, che hanno permesso di ricostruire in maniera più dettagliata le vicende biografiche della famiglia Carulli, mettendone in luce dati inediti riguardo il periodo napoletano del compositore.
È stato infine illustrato un primo inquadramento della produzione “italiana” di Carulli, in relazione al successivo trasferimento dell'autore a Livorno e in altri centri dell'Italia settentrionale, prima della partenza per Parigi. Il Convegno è stato chiuso da un concerto omaggio all'autore, tenuto da Marco Battaglia su una chitarra di grande pregio, una Fabbricatore della prima decade dell'Ottocento appartenuta a Giuseppe Mazzini.
Il programma comprendeva esclusivamente musiche di Carulli, a partire dalla Sonata Sentimentale “La Tempesta”, per passare al Solo Op. 20, tre Andanti tratti dai “Sei Andanti Op. 320, e, in conclusione, le Variazioni “Sul margine d'un rio” Op. 145. A seguire, il duo composto da Michelangelo Massa (violino) e Piero Viti (chitarra) ha proposto una pagina inedita di Ferdinando Carulli, tratta dai Tre Duetti Op. 3 per violino e chitarra.
Vero e proprio clou della giornata è stato il concerto serale nell'Auditorio di San Bernardino tenuto da un ospite d'eccezione, la chitarrista di origini bielorusse, naturalizzata tedesca, Tatyana Ryzhkova, un vero e proprio fenomeno del web, i cui video raccolgono milioni di visualizzazioni in tutto il mondo. L'aspettativa non è stata certo delusa: davanti ad un pubblico straripante, venuto anche da altre regioni, la giovane e talentuosa chitarrista ha letteralmente catturato l'attenzione di tutto l'uditorio con esecuzioni ispirate e curate, coinvolgendo, alla fine di ogni esecuzione, l'uditorio in un piacevole dialogo con il pubblico.
Il programma, che comprendeva alcuni classici del repertorio chitarristico, come il Capriccio Arabo e le Variazioni sulla Traviata di Tàrrega, accanto ad alcune pagine del repertorio sudamericano, tra cui una Milonga di Cardoso proposta in un'ispirata e rapita lettura, ha letteralmente conquistato il pubblico, che ha tributato scroscianti applausi all'interprete. Tra gli ospiti presenti in sala, Pino Racioppi e Francesco Langone, organizzatori del Festival della chitarra di Lagonegro e il giornalista Vincenzo Di Guida, direttore di weeklymagazine.it.
Il giorno 26 è stata, poi, la volta dell'inaugurazione della 3ª edizione della Mostra di Liuteria, che ha visto coinvolti 20 liutai provenienti da tutt'Italia. La Mostra, svoltasi in due giorni, fino al giorno dopo, sabato 27 ottobre, ha permesso ai presenti di far conoscere e provare strumenti di alcuni dei maggiori liutai operanti in campo internazionale, primo tra tutti il “decano” del settore, Antonino Scandurra.
Hanno esposto i propri strumenti, oltre a Scandurra, nomi affermati della liuteria e più giovani maestri: Liuteria Anema & Corde, Vincenzo Candela, Pasquale Casillo, Sergio Francesca, Francesco De Gregorio, Leonardo De Gregorio, Romano Gambacorta, Gioachino Giussani, Ciro Marzio, Mirko Migliorini, Riccardo Moni, Camillo Perrella, Edoardo Piccioni, Alessandro Previti, Alfonso Savastani, Antonino Scandurra, Luca Tagliaferri, Rinaldo Vacca, Belisario Verde. Nel pomeriggio di venerdì 26 ottobre si è, inoltre, svolta la prova pubblica degli strumenti esposti, tenuta da Christian Saggese, un vero e proprio veterano e specialista del settore.
In contemporanea si svolgevano nello stesso complesso di San Vittorino le seguitissime Master Class della Ryzhkova e di Giulio Tampalini, altro ospite d'eccezione della manifestazione, mentre in serata è stata la volta dello Spazio Giovani, affidato all'ottimo Carmine Catalano, laureatosi di recente al Conservatorio “Sala” sotto la guida di Paolo Lambiase, che ha eseguito con grande perizia e abilità pagine di Bach, Sor e Gilardino.
La giornata del 26 ottobre è stata infine chiusa dal consueto concerto serale nell'Auditorium di San Bernardino, che ha visto ospiti Lucio Matarazzo in duo con il validissimo bandoneista Giuseppe Scigliano, I due affermati musicisti hanno letteralmente galvanizzato il pubblico presente con coinvolgenti esecuzioni in un programma interamente dedicato a Astor Piazzolla, che comprendeva alcuni capolavori del celebre compositore argentino, come Escualo, Adios Nonino, Cafè 1930 Night club 1960, Muerte del Angel e altri.
L'ultimo giorno della manifestazione, sabato 27 ottobre, mentre proseguiva la Mostra di Liuteria, si svolgeva al mattino la Master Class di Lucio Matarazzo e Giuseppe Scigliano.
Ad ora di pranzo si è esibito nel Concerto Aperitivo l'orchestra di chitarre del Conservatorio, Sannio Guitar Ensemble, abilmente diretta da Mario Fragnito, che ha proposto un frizzante e coinvolgente programma incentrato principalmente su deliziose pagine e trascrizioni di Vito Nicola Paradiso. Il pubblico ha accolto con grande favore le esecuzioni, tributando anche allo stesso Vito Nicola Paradiso, presente in sala, un caldo applauso. Il concerto è stato, poi, seguito dall'aperitivo e degustazione vini offerta da una delle eccellenze enologiche del territorio sannita, la casa vinicola “Antica Masseria Venditti” di Castelvenere.
Il titolare dell'azienda, Nicola Venditti, ha illustrato la storia della sua Masseria e i presenti si sono deliziati, poi, con degli ottimi vini offerti in degustazione dall'azienda.
Il pomeriggio dello stesso giorno si sono svolti gli ultimi due appuntamenti dello Spazio Giovani, con Federico De Conno e Adele Abate, entrambi brillanti allievi della classe di chitarra di Piero Viti. Adele Abate ha presentato in prima assoluta il brano “Monte di Procida” scritto e dedicato a lei da Angelo Gilardino. In origine l'esecuzione avrebbe dovuto chiudere una conferenza dello stesso Gilardino su Mario Castelnuovo-Tedesco, ma il celebre didatta e compositore vercellese ha dovuto disdire l'impegno per problemi di salute.
La giovanissima Adele Abate, diciassettenne, ha presentato in maniera partecipe e convincente il complesso e suggestivo brano avuto in dedica, ricevendo, visibilmente emozionata a fine esecuzione, un caloroso applauso.
A seguire è stata la volta di Federico De Conno, giovane chitarrista di recente laureatosi brillantemente al Biennio Superiore e già affermatosi in numerosissimi concorsi con un sfilza di primi premi, che ha presentato con grande bravura un estratto del suo primo CD intitolato “The First”, pubblicato di recente da dotGuitar. Anche per lui calorosi applausi hanno coronato tutte le esecuzioni.
L'evento conclusivo della giornata, ed evento di punta di tutta la manifestazione, è stato l'Omaggio a Mario Castelnuovo-Tedesco, nel cinquantenario della morte programmato per la sera sempre a San Bernardino, un appuntamento unico molto atteso. L'omaggio prevedeva , infatti, l'esecuzione nella stessa serata di ben tre capolavori per chitarra e orchestra del maestro fiorentino.
Protagonisti d'eccezione sono stati come solisti Giulio Tampalini, Christian Saggese e Piero Viti, al fianco dell'Orchestra del Conservatorio “N. Sala” di Benevento diretta da Francesco D'Ovidio. La sala dell'Auditorium di San Bernardino letteralmente gremita di pubblico, accorso per l'evento dalla Campania e da altre regioni, vedeva tra gli ospiti anche Filippo Michelangeli, direttore di Suonare News e Sei corde.
Di grande presa le esecuzioni delle tre celebri pagine di Castelnuovo-Tedesco in programma: il Concerto N.1 Op. 99 per chitarra e orchestra, proposto mirabilmente in maniera impeccabile come solista da Giulio Tampalini, la Sèrènade Op. 118 per chitarra e orchestra, capolavoro dell'artista fiorentino di rarissimo ascolto, restituita con grande partecipazione e abilità esecutiva da Christian Saggese e l'impegnativo Concerto Op. 201 per due chitarre e orchestra, brillantemente eseguito da Christian Saggese in duo con Piero Viti, il tutto sotto l'attenta direzione di Francesco D'Ovidio e la valida prestazione dell'Orchestra del Conservatorio, formata da professori e i migliori allievi dell'Istituzione.
Un finale di giornata che è stato accolto da un vero e proprio tributo di applausi scroscianti da parte del folto pubblico presente, chiudendo in bellezza un Autunno Chitarristico la cui edizione 2018 si è rivelata davvero indimenticabile. Grande, alla fine, la soddisfazione degli organizzatori, che hanno rimandato tutti al prossimo anno per un'edizione della manifestazione ancora più ricca.