La chitarra Greci in Toscana

07- 03 - 2018. LUCCA, Istituto “Boccherini”

08- 03 - 2018. LIVORNO, Istituto “P. Mascagni”

  

  


                                     




                                        di Mauro Tamburrini

  


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07- 03 - 2018. LUCCA, Istituto “Boccherini”

Una bella e interessante giornata nell'Istituto "Boccherini" di Lucca, in cui la chitarra "Greci" è stata ospite del M° Giampaolo Bandini e della sua classe. La giornata si è svolta con una Conferenza di Michele Greci sullo sviluppo della costruzione della Chitarra Greci, con premesse storico musicali dal Rinascimento in poi , seguita dalla prova delle chitarre Greci  ed infine da esecuzioni di numerosi brani nella Sala Rossa dell’Istituto da parte del M° Giampaolo Bandini e dei suoi allievi.

Caro Michele il piacere è stato tutto mio.

Grazie per averci fatto visita e soprattutto grazie per averci dato la possibilità di provare e ascoltare le tue meravigliose chitarre.


Come ti ho già detto nella nostra piacevolissima chiacchierata sono strumenti incredibilmente performanti, con un equilibrio tra i registri e un sustain del suono davvero sorprendenti.


Ed inoltre sono chitarre intonate, cosa davvero rara.

Sono rimasto letteralmente colpito, inoltre, dalla capacità di penetrazione del suono delle tue chitarre, anche in sala da concerto.


È un suono che non solo penetra ma riempie lo spazio e avvolge gli spettatori.

Grazie di cuore per il tuo prezioso contributo, la chitarra ha enormemente bisogno di persone come te.

Un abbraccio e a presto!


Gpaolo


Giampaolo Bandini

Presentazione della chitarra Greci:

Conferenza “La chitarra Greci, contributo allo sviluppo fonico-musicale della Chitarra”

Istituto Musicale “Boccherini” - Lucca - 07/03/2018

08- 03 - 2018. LIVORNO, Istituto “P. Mascagni”

Una seconda entusiasmante  giornata in Toscana,  in cui la chitarra "Greci" è stata ospite  delle classi dei Maestri Nuccio D’Angelo e Giorgio Mirto nell’Istituto "Mascagni" di Livorno. La giornata si è svolta con la mattina dedicata alle prove, anche comparative, della chitarra Greci da parte dei Docenti e degli allievi.

Nel pomeriggio, ad una Conferenza di Michele Greci sullo sviluppo della costruzione della Chitarra Greci, con premesse storico musicali di indirizzo liutario dal Rinascimento in poi , è seguito un bel concerto eseguito dal M° Giorgio Mirto e da numerosi allievi nell’Auditorium dell’Istituto di fronte ad un numeroso ed attento pubblico.

Impressioni da un incontro con Michele Greci


Quando ho presentato all'Istituto musicale "Mascagni" di Livorno l'intervento di Michele Greci ho sottolineato innanzitutto l'importanza della ricerca, dell'instancabile processo di perfezionamento che questo musicista-organologo ha percorso negli ultimi trent'anni. Questa aspirazione allo sviluppo e un'incessante serie di realizzazioni, sperimentazionì e verifiche artistico-scienti fiche dei progetti a cui è pervenuto basterebbe già a qualificare questo personaggio, perché è da queste qualità di perseveranza e continua voglia di approfondimento che si genera l'evoluzionee la crescita (in ogni setto11e delle atntività umane).


Le sue virtù di ricercatore (nel settore della fisica acustica) nonchè di lutaio

sono quindi approdate ad un risultato ben tangibile, che abbiamo avuto modo

di verificare, ascoltare ed apprezzare durante una giornata di incontri tra

studenti professori e pubblico avvenuta nel suddetto istituto l' 8 Marzo 2018.


Le chitarre Greci ci sono apparse finemente rifmite e molto comode da suonare.

I timbri che da esse scaturiscono sono nitidi e corposi, pennettendo alle voci di

distinguersi bene in tutti i registri (abbiamo provato due chitarre col piano

armonico in cedro). Ma ciò che immediatamente si nota in questi strunenti è il

volume, chiaramente maggiore rispetto ad una chitarra da concerto.


E questo, pur essendo una grande conquista dell'arte liutaria sarebbe anco.ra perlomeno paragonabile ad altre riccrhe in atto negli ultimi decenni, riguardanti- appunto - la potenza sonora. Quello che invece massimamente stupisce eè la propagazione del suono che si viene a creare in sala, dando all'ascoltatore parità di percezione, sia volunetrica che timbrica, da tutti i punti di ascolto. Si è quasi avuta l'impressione che il suono ci seguisse e ci raggiungesse in tutti gli angoli dell'auditorium.


Queste qualità dovrebbero finalmente agevolare l'uso della chitarra nella musica da camera, finora di probeematico inserimento (per il suo debole volume) in compagini strumentali comprendenti flauti; violini ecc ...


Queste sono le mie sensazioni, peraltro condivise con i partecipanti all'incontro, che hanno vissuto una giornata istruttiva, ricca di scoperte e confronti all'insegna del buon umore e della sana comunicazione tra ricercatori (o musicisti che dir si voglia).

Nuccio D'Angelo (Firenze. 18/3/2018)

"Quando il M° Michele Greci è venuto al Conservatorio dove insegno ("Mascagni" di Livorno) a presentare i suoi strumenti e la sua ricerca, si è generata una situazione di grande fermento ed interesse che è sfociata in un concerto "improvvisato" che io ed i miei allievi abbiamo tenuto esclusivamente con le sue chitarre.


Spesso mi è capitato di suonare con strumenti datimi "all'ultimo" e non sempre la cosa è stata agevole.

Suonando sulle chitarre di Greci, invece, mi son trovato immediatamente e sorprendentemente a mio agio.


Il bilanciamento tra timbri, proiezione ed intensità di questi strumenti è davvero pregevole e si traduce in un'immediata piacevolezza ed agio nell’esecuzione.


Faccio i miei complimenti a Michele per la ricerca che, con rara passione, conduce e per gli indiscutibili risultati raggiunti.


La liuteria italiana ha bisogno di figure come la sua."


Giorgio Mirto


Presentazione della chitarra Greci

Istituto Musicale “Pietro Mascagni” - Livorno 08 marzo 2018