ROMA EXPO GUITARS 2017




                                             di Emanuela Bruzzone


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ROMA EXPO GUITAR - LA KERMESSE DELLA LIUTERIA


Anche la liuteria italiana ha il suo Red Carpet, che da qualche anno a questa parte

è rappresentato da Roma Expo Guitar, la fiera che in poco tempo è diventata la più importante del settore in Italia.


Nella splendida location della Roma Eventi Conference Center, sita nella prestigiosa Università Gregoriana, a due passi da Fontana di Trevi a Roma, si è svolta nei giorni 18 e 19 marzo l'edizione di Roma Expo Guitar 2017.


Ho trascorso due giorni all'Expo e non posso non raccontare l'emozione vissuta.

L'emozione di entrare nelle sale dove espongono i 23 liutai presenti.

L'emozione di farsi catturare dal fascino delle chitarre esposte: tesori unici e irripetibili dai

quali mani sapienti riusciranno a tirare fuori suoni unici e indimenticabili.


Così, investita dalle varie melodie che si incontrano e si miscelano, dalla carica vibrante

degli strumenti e dal profumo del legno, mi aggiro per le varie sale espositive dove insieme all'amico e Maestro Luigi Picardi inviato di Radio Vaticana, e ai Maestri Marco Cerroni e Mauro Restivo, cerchiamo di approfondire le storie dei vari strumenti e dei loro creatori, di carpire i segreti della liuteria e le ragioni del successo di Roma Expo Guitar.


Nata come un mostra di liuteria per addetti ai lavori, in soli 5 anni Roma Expo Guitar è diventata molto di più di una mostra di strumenti e molto di più di una fiera dedicata ai soli operatori del settore.


E' oggi un'occasione di scambio e di incontro non solo tra i liutai e tra questi ultimi e i chitarristi, ma anche tra i chitarristi stessi.


E' diventata ormai un appuntamento fisso per tutti gli amanti delle sei corde.

Gli organizzatori Gabriele Curciotti e Massimo Di Coste, soci fondatori dell'Associazione Chitarra In hanno concepito sin dalla I edizione Roma Expo Guitar come una mostra di nicchia, puntando

alla qualità, riuscendo a far sì che in poco tempo questa realtà si affermasse anche in ambito internazionale, senza però snaturarne l'atmosfera “familiare” se così si può dire, che la rende unica nel suo genere, rendendo possibili le sinergie che si creano tra chiunque vi partecipi.


Il lavoro fatto è stato immenso e straordinario, e la cura per la qualità e i dettagli, unita all'amore per la chitarra e alla voglia di divulgare la cultura della liuteria chitarristica italiana in maniera duratura hanno fatto il resto.


Quasi mille i visitatori: liutai entusiasti e curiosi di scambiare idee con i colleghi, allievi che volevano acquistare o solo provare uno strumento, Maestri di conservatorio e grandi concertisti anche non chitarristi, amici che si sono ritrovati o semplici avventori che si trovavano a passare di li per caso.


Non è mancato il turista incuriosito che, dirigendosi verso fontanta di Trevi, è entrato alla mostra e chissà, magari, ha scoperto un mondo che non conosceva e ha fatto un pensiero ad una delle chitarre esposte.


In un mondo dominato dall'e-commerce e dai centri commerciali Roma Expo Guitar resta un piccolo miracolo.


Come quello accaduto durante la prova delle 2 chitarre costruite nel 1888 dal famoso

liutaio di Almeria, Antonio De Torres Jurado, che suonate magistralmente e con il dovuto rispetto dal M°Luigi Attademo (che ha scelto autori dell'epoca come Arcas, Tarrega, Llobet e Sor), hanno fatto nuovamente ascoltare la loro magica, misteriosa e suadente “voce”.


In assenza di amplificazione, la magia del suono che ne è scaturito ha davvero toccato le corde più profonde di ognuno.


Il liutaio Gabriele Lodi, che ne ha curato in modo straordinario il restauro, ha spiegato durante una conferenza l'importanza e la delicatezza di un lavoro di riparazione che riducesse al minimo ogni intervento, senza aggiunta di materiale estraneo.


Non è mancato il tocco glamour con la splendida oltre che bravissima concertista di fama mondiale Ana Vidovic che, fasciata in uno splendido abito rosso ha incantato la platea dell'auditorium regalando un concerto strepitoso ai pochi fortunati che erano riusciti ad accaparrarsi il biglietto mesi prima.


Ana Vidovic, interprete che da tempo si è imposta al pubblico internazionale, ha concluso il concerto con una emozionante sorpresa.

La Cavatina di Stanley Meyers eseguita con l'Arcimbolda, chitarra costruita dalle mani di

15 liutai diversi e presentata in occasione di Roma Expo Guitar 2016.


L'Arcimbolda, strumento unico al mondo nato dalle sinergie di più persone fuse in un incontro costruttivo, rappresenta un po' il simbolo della filosofia di Roma Expo Guitar.

La voglia e la possibilità concreta di costruire insieme una mostra che nel tempo si ponga come punto di riferimento nel settore della liuteria italiana, e non solo, anche a livello internazionale.



Così, tra prove delle chitarre e interviste ai liutai che hanno svelato le tecniche costruttive dei loro meravigliosi strumenti e, perchè no?, qualche segreto, tra conferenze e scambi di idee, tra incontri con grandi maestri e concerti “improvvisati” nelle sale prova (accanto a quelli già in programma), sono trascorse le due meravigliose giornate.


Uno dei momenti più emozionanti è stato quello del conferimento del premio alla carriera al M°Bruno Battisti D'Amario, per l'impegno profuso in questi anni come docente di Conservatorio e valente compositore.

A consegnare il premio è intervenuto il grande M°Aniello Desiderio, che fu suo allievo.


A conclusione della mostra, come è tradizione, si è svolta la prova delle chitarre, per la quale è stato scelto il M°Christian Saggese, grande concertista, che ha spaziato da Scarlatti a Pat Metheny, quest'ultimo autore sulle chitarre che più si discostavano, magari nella forma, dalla chitarra classica tradizionale.


Accanto a nomi di spicco come Luigi Locatto, Lorenzo Frignani, Roberto De Miranda, Lorenzo Lippi, Paolo Coriani e Gioacchino Giussani, liutai con carriere ormai consolidate, ma sempre

entusiasti di condividere e scambiare esperienze e conoscenze, ho incontrato Jacopo Giussani, quest'ultimo desideroso di portare avanti la consolidata tradizione di famiglia, innovandola.


Erano presenti Luca Waldner con un originale progetto per le chitarre da concerto, l'argentino Alessandro Mazza, lo statunitense ma fiorentino d'adozione John Weissenrieder, il

veneziano Marco Maguolo con la chitarra “La Ducale” e Gabriele Lodi, della rinomata “Fratelli Lodi”, giovane di esperienza, oltre che di grande fama, specializzato nel restauro di strumenti originali, come le chitarre da lui restaurate e presentate proprio alla Roma Expo Guitar 2017.


Amanti della tradizione o innovatori: non è mancato lo spazio per nessuno.

Per chi ama la tradizione costruttiva come Romano Gambacorta con la splendida “La voce della luna”, Francesco De Gregorio, e John Weissenrieder, ma anche per chi, come Elio Giovannetti,

da anni porta avanti un progetto di propria concezione.


I giovani ma già affermati Leonardo De Gregorio e Alessandro Marseglia, hanno presentato le loro ultime chitarre double-top.


Affermati concertisti si sono rivolti da tempo a Giuseppe Guagliardo e Luigi Locatto. Continuando la visita ho incontrato Fabio Schmidt con la sua chitarra leggerissima, vibrante e sonora, e Mirko Migliorini che ha sperimentato il manico inclinato.


Non sono pochi i liutai che sono ritornati a costruire con legni non esotici, come Fabio Zontini e Giacomo Guadagna.


Dulcis in fundo, unica liutaia, Silvia Zanchi, che ha presentato chitarre di ottimo livello, unito all'estetica impeccabile delle rosette che lei stessa ha creato artigianalmente.


Anche tra i liutai non è mancato chi ha voluto sperimentare nuove forme per gli strumenti classici come la c.d. spalla mancante, o chi da tempo si cimenta anche nella costruzione di chitarre acustiche, come Davide Serracini o come Aldo Illotta, liutaio scelto tra gli altri da Ralph Towner, e Valerio Licari, romano che vive e lavora a Granada, che ha scelto di costruire anche posizionando la buca in modo non convenzionale.


Interessanti le disquisizioni sulla scelta e il taglio dei legni: abete, cedro, acero, palissandro ed altri, quelle sul sottoponte e sulle corde da montare.


Ogni liutaio si è raccontato generosamente e con entusiasmo ai microfoni di Radio Vaticana, offrendo le proprie preziose esperienze e qualche aneddoto curioso.


Novità dell'edizione appena conclusa è stato l'incontro tra i dealer internazionali. Segno anche questo del fatto che Roma Expo Guitar si sta affermando sempre di più a livello non solo locale.


Presenti rivenditori di legno “grezzo” per liuteria e aziende produttrici di corde come Dogal (azienda italiana in tutto e per tutto e da anni leader nel settore) e La Bella, Alessi ed Exagon per le meccaniche delle chitarre, oltre a numerose edizioni musicali e La Stanza della Musica, di Roma.


Non è mancato nemmeno l'impegno per l'ambiente: è stato presentato, infatti, il progetto Leonardo, progetto che prevede ed incentiva la costruzione di strumenti di liuteria con legni “non protetti”, al posto del sempre più raro palissandro di Rio, per una chitarra più “sostenibile”.


Questo è solo un assaggio di quello che è stata anche l'edizione appena trascorsa di Roma Expo Guitar, alla quale vale davvero la pena di partecipare personalmente.


E' doveroso un sincero complimento a tutti i liutai, concertisti e operatori presenti, e un

doveroso ringraziamento, oltre che un grande in bocca al lupo per la prossima edizione agli organizzatori Gabriele Curciotti e Massimo di Coste, perché continuino in questa direzione il loro viaggio nella liuteria con lo stesso entusiasmo e la grinta di sempre.


Appuntamento, allora, a Roma Expo Guitar 2018.

Emanuela Bruzzone