Il CD del mese

Novità discografiche

di Cristiano Poli Cappelli

La musica di Castelnuovo-Tedesco evoca, in tutti noi innamorati delle sei corde, ricordi ed emozioni incredibili.


Mario Castelnuovo-Tedesco è, probabilmente, l’autore che più di tutti ha saputo interpretare e leggere le potenzialità del nostro piccolo strumento.

Pur non sapendolo “maneggiare” tecnicamente, ne ha saputo tirar fuori tutte le sue potenzialità armoniche, melodiche, dinamiche, nella totale consapevolezza dei suoi limiti sonori.


Più ancora che nella sua produzione per chitarra sola, questa sapienza e questa sorta di predisposizione per le sei corde si nota proprio nelle opere per musica da camera nelle quali, a mio avviso, possiamo trovare le sue perle più luminose.

La Musica, per Castelnuovo-Tedesco è il mezzo con cui tutto può essere espresso: “un paesaggio, un concetto, un’impressione, traducendo ogni cosa in ciò che ha definito “simboli”, connotati da significato testuale”: è quanto leggiamo nelle ottime note a corredo di questo Cd, scritte da Stefano Campagnola.


Questa sua poetica è un punto fermo della sua produzione, convive con le esperienze compositive dei suoi contemporanei dai quali spesso e volentieri prende le distanze.


Castelnuovo-Tedesco resta sempre e comunque legato alla tonalità, pur esplorandola, rivoltandola, manipolandola in profondità. Nella fase ascendente della sua carriera vanta commissioni importanti - Heitfetz, Gieseking, Toscanini tra gli altri - ma è ad Andrès Segovia che il suo nome sarà indissolubilmente legato, per il quale compone una notevole parte delle sue opere, con il quale stringe una profonda amicizia e grazie al quale oggi possiamo vantare nel nostro repertorio opere di grande importanza.


Il Cd che sto felicemente ascoltando unisce due elementi essenziali per il successo: musica di altissimo livello e interpreti in grado di esprimerne i contenuti.



CASTELNUOVO-TEDESCO: GUITAR CHAMBER WORKS - COMPLETE EDITION

Giampaolo BANDINI



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Contiene tutte le opere per musica da camera con chitarra di CT ed inizia con il Quintetto op 143 per chitarra e archi, una delle più belle del nostro repertorio ed una delle più complesse anche per gli archi che sono alle prese con problemi tecnici e di intonazione.


Giampaolo Bandini si cimenta in una lettura di quest’opera sostanzialmente impeccabile. Raramente mi capita di ascoltare con tanto entusiasmo opere così celebri ed ascoltate fino alla saturazione. Bandini ed il quintetto Adorno - Edoardo Zosi, Più Pellicciari, Benedetta Bucci, Danilo Squitieri - ci regalano un’interpretazione stupefacente. Una scelta di tempi perfetta, una sintonia ed un’intonazione pressoché perfette.

A mio parere si tratta di una delle migliori interpretazioni in assoluto di questo splendido quintetto. L’Andante Mesto contiene delle dinamiche controllate in ogni minimo dettaglio e che sostengono la chitarra di Bandini come una marea musicale. Splendido il modo in cui vengono eseguiti i cambi di agogica in modo del tutto naturale e spontaneo. Su Giampaolo Bandini c’è poco da dire: suono meraviglioso, tecnica semplicemente perfetta ed al totale servizio di un risultato musicale fatto di ricchezza dinamica e timbrica e, tengo a sottolinearlo, di una cantabilità eccezionale. Anche nei passaggi più ritmici, Bandini sembra mettere in luce aspetti lirici che ai più sono celati.


L’aria op. 146a per Oboe, Violoncello e chitarra è una trascrizione di CT tratta dal concerto da camera per oboe e archi. Bandini stavolta è accompagnato da Francesco Di Rosa e Stefano Cerrato. Si tratta di una prima esecuzione mondiale di questa trascrizione splendidamente lirica e di grande valore artistico.


La Sonatina op 205 per chitarra e flauto - al flauto Andrea Oliva - è una composizione commissionata a CT da Konrad Ragossnig e Werner Tripp. Di forma piuttosto libera con una struttura che ricorda quella struttura di diverse opere per due chitarre, con molti elementi imitativi, momenti molto lirici e l’uso di motivi di origine popolare come spesso ama fare Castelnuovo-Tedesco. L’intesa tra Bandini ed Oliva è eccellente. In particolare nei momenti imitativi e contrappuntistici i due interpreti riescono a trovare una grande affinità di intenti nelle articolazioni perfettamente sincronizzate e nell’approccio musicale. Bandini riesce a mettere in secondo piano la sua personalità quando deve lasciar spazio alla cantabilità del flauto trovando tuttavia una qualità ed una nitidezza di suono davvero stupefacente.


La Fantasia op 145 è una composizione scritta su richiesta di Segovia e della seconda moglie, eccellente pianista, Paquita Madriguera. Si tratta di un’opera davvero notevole per la capacità di CT di trovare un equilibrio tra due strumenti profondamente diversi come il pianoforte e la chitarra. La Fantasia riesce a mettere assieme i due strumenti in modo perfetto grazie alla bravura di CT nell’alleggerire la trama della parte pianistica dando vita ad un divertimento di grande effetto. Bandini è talmente bravo da cavare un suono di tale spessore dinamico e timbrico da far sembrare la sua chitarra un piccolo pianoforte che dialoga alla pari con quello suonato da Alberto Miodini.


Chiudono questo incredibile Cd le Ecloghe op. 206 per flauto, corno inglese e chitarra: un ensemble sicuramente inusuale per il nostro strumento. Si tratta di musica sicuramente più disimpegnata ma di notevole interesse per le nostre orecchie poco avvezze a veder la chitarra dialogare con questi strumenti - ancora Andrea Oliva e Augusto Mianiti al corno - e che ci porta su un piano musicale nuovo e piacevolissimo.


Un Cd davvero notevole che conferma il valore di un musicista eccezionale, dotato della rara capacità di dialogare su livelli assoluti con ogni strumento, in ogni formazione, con la consapevolezza musicale che hanno solo i grandi interpreti come lui.

Un riferimento assoluto, da avere.


Cristiano Poli Cappelli

Quintet for Guitar and String Quartet, Op. 143

1 I. Allegro, vivo e schietto 06:17

2 II. Andante mesto 07:07

3 III. Scherzo. Allegro con spirito alla Marcia 04:46

4 IV. Finale. Allegro con fuoco 06:12

5 Aria, Op. 146a (Arr. for Oboe, Cello and Guitar) 06:52

Sonatina, Op. 205

6 I. Allegretto grazioso 04:12

7 II. Tempo di Siciliana. Andantino grazioso e malinconico 04:36

8 III. Scherzo - Rondo. Allegretto con spirito 04:12

Fantasia, Op. 145

9 I. Andantino 05:55

10 II. Vivacissimo 03:38

Eclogues, Op. 206

11 No. 1, Andantino quieto 02:57

12 No. 2, Allegro con spirito 02:07

13 No. 3, Lento. Elegiaco 04:21

14 No. 4, Girotondo. Allegretto vivace, con spirito 02:32

Guitar: Giampaolo Bandini - Quartetto Adorno - Oboe: Francesco Di Rosa - Flute: Andrea Oliva - Piano: Alberto Miodini - English Horn: Augusto Mianiti