Recensioni scelte

Novità discografiche

di Cristiano Poli Cappelli

Eric Pénicaud: Les Quatre Saisons d’un musicien ermite


Il cd che presentiamo oggi è una scoperta molto particolare ed affascinante, un viaggio spirituale e personale di un musicista che, dal 2010, ha fatto una scelta  di vita forte, di solitudine spirituale. Il titolo del cd, Le quattro stagioni di un musicista eremita, non è, dunque, solo un titolo metaforico.


Pénicaud alterna brani solistici a brani di insieme, ospitando, nella sua solitudine, degli immaginari visitatori che eseguono i suoi brani aiutandolo, in un certo senso, a comunicare col mondo esterno.

     

Jusqu’en notre exil tu murmures per quartetto vocale, due chitarre e violoncello: una formazione particolarissima così come particolare è il brano, una sorta di protesta sussurrata, mormorata, all’umanità che vive, lei sì, in un esilio dettato da scelte sbagliate.

     

Mentre la Improvisation sur la sarabande è evidentemente ispirato e trova un punto di partenza nella Sarabande di Francis Poulenc, le Vertige de la Siguiriya è un’opera ipnotica e che sembra riprodursi in se stessa, all’infinito, di notevole originalità.

     

Molte delle opere di Penicaud presenti in questo cd trovano una sorta di ispirazione in opere di origine diversa: la Improvisation XVII-XXI è un onirico viaggio nelle citazioni barocche, come la La parabole créole è ispirata alla musica di Brouwer.

Eric Pénicaud: Les Quatre Saisons d’un musicien ermite

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Les quatre saisons d’un musicien ermite sono caratterizzate dalla medesima atmosfera sognante che le caratterizza tutte, atmosfera che sembra, dal mio punto di vista almeno, essere uno degli elementi della scrittura di Penicaud: una scrittura che riflette una ricerca personale e spirituale che, allo stesso tempo, si nutre anche della diverso, dell’autre de soi, del lontano. Una ricerca che non è pessimista e solitaria ma aperta alla vita e che - a differenza di quanto ci si potrebbe attendere - inizia con la stagione dell’Inverno per terminare con l’autunno.


Un bel CD che merita più di un ascolto e che può dare molto a chi ricerca una dimensione spirituale oltre che musicale.


Cristiano Poli Cappelli