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Recensioni scelte

Novità discografiche

di Cristiano Poli Cappelli

GABRIELE ZANETTI - J.ARCAS: COMPLETE GUITAR MUSIC


Accogliamo sempre con piacere le novità discografiche, in particolare quando contribuiscono a porre una nuova  luce su un determinato autore.


Come ho già avuto modo di dire in più di un’occasione, questo inizio di XXI secolo è un caratterizzato, dal punto discografico, da una riscoperta del repertorio messo in disparte nel tempo, a volte a ragione, a volte a torto.

     

In questo caso ci troviamo di fronte ad un quadruplo CD contenente la produzione musicale di Julian Arcas, chitarrista spagnolo attivo nella parte centrale del 1800. Tra le ragioni che lo rendono molto importante vi è il ruolo - che potremmo quasi definire “ambivalente” - che riveste nel mondo musicale spagnolo, essendo considerato quasi uno dei primi chitarristi a scrivere opere per flamenco, pur restando un chitarrista classico a tutti gli effetti.


La sua produzione è molto ricca, soprattutto se pensiamo al fatto che viene scritta in un periodo di tempo relativamente limitato, visto e considerato che Arcas morirà  a soli 50 anni.


Juliàn Arcas fu un chitarrista estremamente precoce: iniziò ad esibirsi in pubblico già a 16 anni, diventano in breve tempo uno dei chitarristi più importanti di quel periodo della chitarra considerato tra i meno felici.

Non è sempre facile riuscire ad indossare, come interpreti, degli abiti non perfettamente adatti al nostro modo di suonare. Zanetti riesce a dimostrare di avere una notevole versatilità e dinamismo convincendo per la grinta e l’energia che mette nelle sue interpretazioni. Anzi è proprio nelle composizioni di natura più popolare e più evidentemente flamenchi che mi ha colpito di più e piacevolmente impressionato.


In altri casi questa sua esuberanza si traduce in qualche lettura leggermente affrettata - o in piccole imprecisioni nell’accordatura - che tuttavia non scalfiscono il valore generale del cofanetto che merita grande attenzione, sia per l’aspetto “enciclopedico”, sia per quello interpretativo.


Ad impreziosire ulteriormente la produzione c’è la collaborazione, nella incisione delle opere per due chitarre, di Giulio Tampalini che decollano con ancor più convinzione per musicalità e scelte. Trovo che la seconda versione di La Rubia de los Lunares e la fantasia sul Rigoletto siano, ad esempio, davvero esemplari di un ensemble riuscitissimo dove anche Zanetti sembra dare il massimo, per suo grande merito e anche grazie alla possibilità di poter dialogare con un grande chitarrista come Tampalini.


Nel periodo in cui costruiva un’amicizia che lo avrebbe legato per sempre con il liutaio Antonio de Torres - che per lui costruì una chitarra, La Leona, che lo accompagnò per molti suoi concerti - iniziò a godere di una grande popolarità anche a livello internazionale.


Diventò il musicista preferito di Isabella II e diede una serie di concerti in Inghilterra di grande successo. La sua attività concertistica durò relativamente poco ma la sua figura riveste grande importanza, anche dal punto di vista didattico.


Le sue opere sono una mole di composizioni ispirate in parte alla tradizione italiana con variazioni ed altri pot-pourri su arie celebri ma, in buona parte, danno grande importanza alla musica popolare spagnola.


Proprio in questo senso ritroviamo l’importanza di questo compositore, ovvero nel suo rappresentare una sorta di passaggio tra la musica colta e la tradizione popolare, con un approccio romantico che influenzerà l’esperienza musicale ispanica per i decenni a venire, anche tramite il suo celebre allievo Francisco Tarrega.


In questa bella registrazione Gabriele Zanetti dà una grande prova di maturità e di capacità  di affrontare un repertorio che, proprio per quanto detto in questo lungo preambolo, richiede una capacità di assumere atteggiamenti diversi avvicinandosi anche ad opere di carattere folklorico e di spiccata vocazione flamenca.

J.Arcas: Complete Guitar Music – Grabriele Zanetti

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4 CD

Un Cd molto bello, che ci dà la possibilità di conoscere approfonditamente della musica di grande interesse, ben suonato e che mette ancora un altro tassello al quadro della situazione chitarristica italiana, fatta di interpreti di notevoli capacità tecniche e musicali.


Cristiano Poli Cappelli