Nuovo Cinema Paradiso

 

DUE PAROLE SULLA TRASCRIZIONE

Il film capolavoro di G. Tornatore, Nuovo Cinema Paradiso, mi ha sempre dato da pensare. Sì, perché, in effetti, racconta di una semplicissima storia d'amore (in realtà dovrei dire di amori; per il cinema in primis, per la propria terra, per una donna che il protagonista non riesce a dimenticare, per un padre mai più tornato dalla Russia, per Alfredo che lo sostituisce, un pò burberamente ma con tanto affetto, in una cabina di proiezione, per la mamma rimasta troppo presto sola, etc) e quindi avrebbe potuto banalmente risolversi in una delle tante, solite storielle di cassetta che ci capita di vedere a cinema e non valgono l'ora e mezza di tempo che ci hanno sottratto. Invece, come tutte le grandi opere d'arte, questo film riesce a scovare il filo che porta direttamente all'anima, è impastato con parole semplici che hanno, appunto per quello, la forza di scaldare il cuore e si regge su una trama ben architettata dove tutto combacia perfettamente.; la qualità di quegli amori, poi, è ogni volta sublime (Il piccolo Totò è una delle figure più belle che io abbia mai visto in un film) con delle vette, altrove, di vera genialità (la piazza è mia, la piazza è mia .... )

Naturalmente non ho potuto evitare di vederlo decine di volte. Ed, ogni volta, mi trovavo, come in tutte le opere d'arte degne di questo nome, a scoprire nuovi dettagli e nuove sottili sfumature che nella visione precedente mi erano sfuggiti. E, tutte le volte, la colonna sonora (opera di un Maestro di assoluta eccellenza quale E. Morricone) era lì, discreta ma efficace, a sottolineare un passaggio, a veicolare un'emozione, a riportare alla mente una sensazione delicata, un sorriso, una lacrima, un attimo di tristezza o di felicità.

Inevitabilmente, ad un certo punto, ho provato a trascrivere per chitarra i temi principali della pellicola che mi sembravano innanzi tutto più riusciti sul piano artistico ed, in seconda battuta, più adatti ad essere trasposti per il nostro strumento, col risultato che trovate qui allegato e che spero potrà essere di vostro gradimento, nonostante la inevitabile corposità.

La prima raccomandazione che faccio agli orecchi fini è di non badare in maniera troppo sottile al file MP3 ma di considerarlo una semplice guida. Mi sono trovato, ahimè, a registrare SENZA la partitura e, dunque, dovendo fare a memoria, in qualche circostanza posso avere omesso\aggiunto qualche basso, o notina, o arpeggio senza, in ogni caso, che questo pregiudichi la sostanza dell'intenzione musicale.

Dal punto di vista tecnico si tratta di un pout-pourri, assemblato in maniera assolutamente libera ed a volte, forse, eccessivamente "personale" che propone, attraverso variazioni e cambi di tonalità, sempre gli stessi tre o quattro temi, non sempre di facile esecuzione.

Si inizia con l'introduzione in tonalità di LA maggiore che raccomando di suonare, sì, "liberamente", senza dare l'impressione di aver ingoiato un metronomo a colazione, ma anche senza perdere di vista la precisione ritmica (attenzione pure a seguire la diteggiatura, specie quella relativa alle corde da usare, lasciando libero il mi prima corda ed usando la seconda per eseguire la melodia)

Questa introduzione sfocia con gradualità e naturalezza (almeno, lo spero!) nello splendido Tema d'Amore, in tonalità di La minore (composto dal figlio del Maestro Morricone, Andrea) che consiglio di eseguire il più possibile evidenziando la melodia e "cantando", specie nella parte all'ottava sotto. Si prosegue, poi, con arpeggi di semicrome, per arrivare al tema "Infanzia e gioventù" che ricorre spesso in questa mia trascrizione così come nel film.

Attenzione, qui, alla durata degli accordi - che in qualche caso può creare difficoltà di ordine tecnico e che, in alcune circostanze, non è possibile tenere esattamente come segnato in partitura - cercando di "staccare" bene la parte cantata (nell'originale dai violini) e di arrivare, in seguito, sempre col più alto grado di naturalezza possibile, al tema centrale di questo lavoro, ancora in LA+, detto "Maturità" (in partitura Moderato semiminima 80)

Qualche battuta di arpeggi in semicrome e delle semplici modulazioni ci portano alla nuova tonalità di SOL+ nella quale si ripete il tema "Infanzia e gioventù" che può avvalersi, stavolta, grazie alla scelta tonale, di molte corde libere e che, quindi, facilita l'esposizione del canto. Questa parte confluisce, infine, in una nuova esposizione del bellissimo Tema d'Amore nella tonalità relativa minore (MI- nella fattispecie).

La reiterazione del tema col tremolo è un altro punto al quale prestare una certa attenzione e da eseguire con una precisione ed una pulizia che il modesto sottoscritto purtroppo non possiede (quindi, come da precedente raccomandazione, ascoltate il file MP3 solo per avere una idea dell'intenzione musicale) e che vi porterà, rallentando ed addolcendo, alla parte finale della trascrizione che propone, questa volta con armonici artificiali, ancora il tema "Infanzia e gioventù" ma rallentando e morendo.

La trascrizione è dedicata a mio figlio Antonio, ottimo musicista e valido chitarrista, con la speranza che sia dato anche a lui, un giorno, di incontrare un Alfredo, mentore capace di indicargli il cammino per le cose belle e vere e di restituirgli, alla fine, come accade al protagonista del film, tutti i baci che la vita gli avrà, inevitabilmente, rubato per strada.

L'inesorabile passare del tempo ha la capacità di donarci un sacco di belle cose, forse a titolo di parziale risarcimento per quello che ci ha più o meno furtivamente sottratto, e probabilmente lo fa nella misura medesima in cui noi siamo capaci di cercare.

"... Ora che sono cieco ci vedo di più ..."

Vi ringrazio per avermi sopportato fin qui, vi dò  appuntamento alla prossima e vi lascio con il mio più affettuoso e....bbraccio.

Alessandro Altieri


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Nuovo Cinema Paradiso

A.Altieri, chitarra

di Alessandro Altieri

sandroaltieri@alice.it

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