Astro del Ciel

 

di Alessandro Altieri

sandroaltieri@alice.it


Buongiorno e bentrovati a tutti. Questa volta vorrei sottoporre all’attenzione di tutti gli aficionados una melodia natalizia, stante l’approssimarsi delle festività, che mi è stata richiesta, via mail, da più di qualcuno di voi. Per amor di verità debbo precisare che le richieste si riferivano genericamente a delle trascrizioni di musiche natalizie da poter suonare sotto l’albero con tanto di barba, baffi e coppolone Santa Claus.

In effetti quello natalizio potrebbe anche essere un genere esplorabile e non mancano, nella tradizione, melodie interessanti che si potrebbe cercare di rendere anche per il nostro amato strumento. Per il momento ne ho realizzata solamente una e vengo a proporvela sperando che non sarete troppo severi. In realtà si tratta, più che altro, di uno studio sul tremolo, (la dedica al grande Maestro Francisco non è affatto un caso!!) avendo utilizzato, il sottoscritto, quella tecnica per la trascrizione di questa puntata: STILLE NACHT (Astro del Ciel).

Come sempre ho cercato di documentarmi almeno un pochino sulla storia della melodia oggetto del nostro studio e qui sotto vi riporto, il più succintamente che mi riesce, un resoconto di quel poco che mi è riuscito di ricostruire. Ovviamente, come quasi sempre accade in questi casi, la leggenda si mischia alla storia in una maniera così inestricabile che non è più dato, agli umani in genere ed ai poveri chitarristi curiosi men che meno, di distinguerle con una linea così netta che consenta di tenere la prima tutta da una parte e la seconda da quell’altra. Ma tant’è! 

Pare che la notte della vigilia dell’anno 1818 il sig. Josef Mohr, assistente parrocchiale dell’allora nuova chiesa di San Nikolaus ad Oberndorf, nei pressi di Salisburgo, abbia consegnato all’organista di cappella (tale Franz Xaver Gruber) una poesia da lui stesso composta un paio d’anni prima, pregandolo di usarla per comporre una canzone natalizia da poter eseguire, all’indomani, per la gioia dei parrocchiani tutti che si prevedevano numerosi, durante la funzione di Natale. Leggenda vuole (O Storia? Ormai chi può dirlo?) che l’organo della chiesa fosse rotto (addirittura qualcuno maligna che dei topi ne avessero rosicchiato alcune parti rendendolo inutilizzabile) e, quindi, il compositore dovette, giocoforza, ricorrere ad un altro strumento per l’esecuzione della sua canzone. Provata ad indovinare a quale strumento pensò il sig. Gruber? Ebbene sì, il nostro pensò di sostituire l’organo, ormai inservibile, con una chitarra per intonare, a due voci (basso e tenore) quella che di lì a poco sarebbe diventata una delle più celebri melodie natalizie di tutti i tempi. Stille Nacht! Heilige Nacht!

"Così narra Franz Xaver Gruber il 30 dicembre 1854 nelle sue “Autentiche motivazioni - Nascita del canto di Natale Stille Nacht!” Il 24 dicembre 1818 Gruber consegnò la sua partitura a Mohr, che aveva un buon talento musicale. La canzone piacque e fu quindi cantata durante la Messa di Natale: Mohr cantò la parte del tenore e accompagnò con la chitarra, mentre Gruber intonò il basso. La canzone riscontrò “grande plauso” da parte della popolazione di Oberndorf, composta principalmente da marinai del Salzach e costruttori di navi. (fonte web)”

Naturalmente ci si chiede come fece la canzone, sicuramente accattivante e godibile, a travalicare i confini di un piccolo villaggio nei pressi di Salisburgo ed accedere al planetario successo che oggi tutti possiamo constatare! Ebbene, non ne sappiamo molto, ma – per i più curiosi - pare che un tale sig. Carl Mauracher, tirolese costruttore e riparatore di organi, fosse chiamato nel villaggio di Oberndorf per riparare lo strumento della chiesa (forse ancora preso di mira dai voraci ratti della zona?) e, ascoltata la canzone, ne rimase così colpito che la cantò, al rientro a casa, ai suoi concittadini i quali ne furono, a loro volta entusiasti. E forse questa melodia divenne, proprio in quel periodo, parte del repertorio degli Strasser Siblings e dei Rainer Singers, due gruppi musicali tirolesi molto conosciuti in quel periodo che attraversavano l’Europa in abiti tradizionali e che si esibivano un po’ dappertutto, America inclusa.

Da allora in poi la canzone conobbe sempre maggior successo diventando una hit internazionale ed entrando a far parte della cultura di tutti i popoli; a tal punto che, stando a quel che si racconta, nel primo Natale della Grande Guerra, forse perché non ancora completamente abbrutiti dall’odio ed assuefatti alle atrocità, i soldati in prima linea sentirono il bisogno di “fare una pausa” e di festeggiare tutti insieme il Natale pur preventivando di ricominciare a scannarsi sistematicamente e regolarmente il giorno dopo.  Ad ogni modo, l’unica canzone che in quel momento rappresentava lo spirito natalizio di tutti, inglesi, francesi e tedeschi, e che ogni soldato delle opposte fazioni riuscì ad intonare, per quanto ognuno nel suo idioma, affratellando, per una sola notte, purtroppo, l’intera prima linea, fu proprio la celebre melodia di Stille Nacht!

Ad oggi la canzone è stata tradotta/adattata in praticamente tutte le lingue, diffusa nella sua versione inglese come Silent Night, restituita in decine di diverse versioni, persino in dialetti vari; insomma, ha fatto il giro del mondo! La versione italiana, Astro del Ciel, è una riedizione ad opera del sacerdote Meli che venne pubblicata, nel 1937, dalle Edizioni Carrara di Bergamo.

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