Astro del Ciel

 

di Alessandro Altieri

sandroaltieri@alice.it

DUE PAROLE SULLA TRASCRIZIONE

Tonalità chitarristica per eccellenza: LA+


Grado di difficoltà medio basso, con eccezione di qualche piccolo passaggio.

Ascoltate l’allegato Mp3 per avere un’idea ma tenete presente - per i più perfettini - che mi son trovato a registrare il file senza la partitura quindi qualche passaggio l’ho eseguito un po’ … a memoria!! 


Si tratta in effetti, come dicevo poco sopra, di uno studio sul tremolo che mi son permesso di dedicare al grande M° Tarrega avendo indegnamente riecheggiato, nelle battute conclusive, alcuni suoi “umori” che ho rubacchiati al celeberrimo e fin troppo saccheggiato Recuerdos.

Gli armonici introduttivi avrebbero la presunzione di non dico imitare ma quantomeno rievocare il suono delle campane del paesello di Oberndorf ed invitare al canto delle battute successive.

Astro del Ciel, Pargol Divin …


Cercate di realizzare, a battuta 6 e come da diteggiatura riportata, la settima maggiore su due diverse corde (la quarta e la terza) mantenendo la dissonanza di seconda minore (rivolto della settima maggiore, giustappunto!) Sol# - La. La battuta successiva, rendendo naturale il Sol, ci porta sull’accordo di La7 che risolve – con una piccola “forzatura/variazione” della melodia che spero apprezzerete – sulla battuta successiva (la n° 8) in Re+. Poi segue il canto così come conosciuto


… Mite Agnello Redentor

Tu che i vati da lungi sognar …


ma con alcune variazioni armoniche che mi son permesso per cercare di “movimentare” l’ascolto; trovo che sia impresa davvero ardua tentare variazioni al canto su questo genere di melodie così popolari senza ingenerare nell’ascoltatore un qualche “disturbo” sicché mi sono ingegnato per trovare delle variazioni armoniche che, in qualche maniera, ottenessero lo stesso effetto. A voi l’ardua sentenza …


… Tu che angeliche voci nunziar

luce dona alle menti

pace infondi nei cuor …


Un poco di attenzione al barrè da fare al XIV° tasto ed al La superacuto e si torna alla ripetizione del canto da capo. Dopo aver riproposto l’intera parte melodica il finale, come accennavo poco sopra, riecheggiando in qualche modo il Recuerdos, cerca di restituirne l’atmosfera conclusiva.


Gli armonici naturali chiudono il brano ma come lasciando un conto in sospeso, come una promessa rimasta a mezz’aria, pegno di un’altra canzone da cantare tutti insieme e di un prossimo Natale che verrà.

Grazie per avermi sopportato anche stavolta.

Un e-bbraccio a tutti voi.


A.A.